Effetti collaterali del cambio di stagione: il disturbo affettivo stagionale (SAD).

17.04.2018

La primavera è finalmente arrivata!

Molti aspettavano con ansia l'uscita dall'inverno, altri guardano al nuovo cambio di stagione con un po' di apprensione.

Può succedere, infatti, che il passaggio dall'ora solare a quella legale (e viceversa) rappresenti un momento critico in grado di scombussolare i nostri equilibri neurochimici, provocando uno stato di malessere molto vicino alla depressione.

Se all'inizio della primavera o con l'arrivo dell'autunno regolarmente cominciate a sentirvi stanchi, irritabili, apatici...con ogni probabilità soffrite di un Disturbo Affettivo Stagionale (SAD), legato all'influsso delle variazioni climatiche sul sistema endocrino.

L'inizio della primavera è sempre un periodo molto atteso ma è anche una fase piuttosto difficile dal punto di vista psicofisico per gli effetti che il cambio di stagione ha sulla nostra fisiologia, sullo stile di vita e sull'umore.

Così disturbi temporanei come stanchezza, sonnolenza, depressione, senso di malessere generale, possono essere frequenti.

E non solo: il cambio di stagione è un momento critico anche per chi già soffre di depressione poiché le sollecitazioni acutizzano i disturbi preesistenti.

In particolare, quando i mutamenti sono ciclici, ad ogni inizio di primavera (in percentuale minore) e d'autunno, si può presentare quello che scientificamente viene definito disturbo affettivo stagionale (SAD).

I sintomi sono facilmente diagnosticabili: stanchezza, irritabilità e sbalzi d'umore, scarsa concentrazione, apatia, eccessivo appetito con forte desiderio di mangiare cibi ad alto contenuto di carboidrati, ed infine ipersonnia e letargia.

Ma quali sono le cause che provocano il disturbo affettivo stagionale

Le cause non sono ancora chiare, le ricerche condotte finora suggeriscono che la ragione è da ricercare nelle variazioni climatiche di temperatura, umidità e pressione, in grado di influenzare alcune sostanze chimiche (neurotrasmettitori) responsabili del nostro umore, primo tra tutti la serotonina. Soprattutto la variazione di luce solare influirebbe sulla produzione di questo neurotrasmettitore che regola anche il ciclo di sonno-veglia e di melatonina, ormone anch'esso coinvolto nella regolazione del sonno, "inceppando" la capacità di adeguare e sincronizzare i ritmi fisiologici e causando stress, inizialmente solo fisico e poi anche psicologico.

Con il cambiamento dell'ora legale, inoltre, il nostro corpo deve adeguarsi alle modificazioni dell'orologio solare: un processo lento che si può paragonare a quello che avviene quando siamo soggetti ad un cambiamento di fuso orario.

COSA FARE?

Il trattamento per i disturbi affettivi stagionali include la psicoterapia che aiuta a identificare e modificare i pensieri negativi e comportamenti che possono far sentire peggio. Si possono anche imparare modi sani per far fronte ai disturbi affettivi stagionali e gestire lo stress.

Nella mai pratica clinica utilizzo l' approccio della psicoterapia dinamica, in cui il lavoro principale viene fatto sulle emozioni, e in cui il ruolo del terapeuta è attivo, al fine di velocizzarne il processo terapeutico. Per maggiori informazioni o per prendere un appuntamento, contattatemi in privato.

DOTT.SSA DANIELA MASTROMAURO

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